Diventare adulto è l’esito di un processo sociale di “messa in condizione” che riguarda non solo le persone normotipiche, ma anche le persone con disabilità.
Per rendere evidente ciò vogliamo raccontarvi di tre atlete Sportmid APS e dei loro traguardi nel percorso da adulte.
Marta e Kristel hanno votato per la prima volta da maggiorenni. Non avendo diritto al voto assistito – perché una disposizione del DPR n.361 del 1957 considera il voto assistito solo per gli “elettori fisicamente impediti” e non per le disabilità intellettive e del neurosviluppo – Marta e Kristel si sono preparate a casa al voto con i genitori.
Utilizzando delle guide al voto, messe a disposizione dall’AIPD, e addestrandosi sui fac-.simile delle schede elettorali e con dei semplici giochi di ruolo per imparare il ruolo dello scrutatore, del presidente di seggio e del votante, si sono preparate ad esercitare quello che per tutte le persone maggiorenni è un diritto: il voto. Il voto, infatti, è un diritto anche per le persone con disabilità e disabilità intellettiva.
E così è stata un’esperienza nuova, non senza suspence e trepidazione, che testimoniano del grado di consapevolezza dell’importanza dell’atto e del momento: un diritto esercitato da adulti; partecipare alla vita di tutti; avere accesso ad una pratica che – proprio perché rivolta ai maggiorenni – ha degli aspetti di complessità sul come votare, sul cosa e sul perché del voto. Ma anche se complessa è alla portata anche delle persone con disabilità intellettiva e risente della sensibilità di chi ha un ruolo attivo nelle votazioni al seggio; ed è stato liberatorio l’applauso che Marta ha ricevuto alla fine dell’operazione di voto, da parte dei presenti al seggio, come un’iniezione di fiducia nelle proprie possibilità e di benvenuto nel mondo degli adulti.
Perché nessuno diventa adulto naturalmente, ma attraverso un processo che richiede esperienze, apprendimenti, ricerca di significati e di rapporti che valorizzino sempre di più la persona e le attribuiscano diritti e responsabilità. E questo è per tutti, anche per le persone con disabilità che, se accompagnate, non rimangono eterni bambini ma adulti capaci.
Sempre in tema di percorsi per diventare adulti vogliamo anche raccontarvi l’esperienza di Laura.
Una tappa importante per lei si è concretizzata nel raggiungere la consapevolezza della fede adulta, ricevendo il Sacramento dell'Eucaristia e della Confermazione nella Comunità di Campoverde (Salò).
Sollecitati dallo specialista di Laura che l’aveva reputata pronta per questa tappa del suo percorso di adultità, domenica 9 giugno 2024 si è svolta la cerimonia, preparata da tempo. Laura non ha perso, non solo una parola, ma neanche un respiro durante tutta la cerimonia, tutta intenta alla presenza e alla consapevolezza dell’eccezionalità del momento: “alla Comunione ha allungato le sue manine e dietro suggerimento di Don Claudio ha preso in mano la particola e portata alla bocca” – dice la mamma. Alla fine tutta la Comunità si è raccolta intorno a loro e si è profusa in ringraziamenti per la cerimonia semplice ma densa di significati, indimenticabile non solo per Laura e la sua famiglia, ma per tutti i presenti.
Perché è questo che succede quando si aprono strade pensate impossibili o inaccessibili: si diventa testimoni di cose grandi; segni di un allargamento dello sguardo dove tutti sono davvero considerati come persone e portatrici di diritti, a prescindere dalle condizioni di salute o genetiche.
Perché il futuro si costruisce insieme; l’adulto di oggi è frutto delle relazioni di ieri e questo vale per tutti!