"QUANDO NUOTO MI SENTO LIBERA"
di Francesca 05/10/2017
Sono mamma di una splendida ragazza “Aspie”. Tra i felici incontri con i quali posso, fortunatamente, tracciare il nostro percorso di reciproca crescita e scoperta, spicca senz'altro quello con l'Associazione Sportmid e, in particolare, con la maestra Arianna, che segue con tanta passione e competenza i ragazzi in piscina. Felice è stato per me veder cambiare radicalmente l'approccio di mia figlia Francesca con l'acqua: la diffidenza più profonda ha lasciato il posto, nel giro di pochissimi mesi, alla gioia di nuotare. Tra tutti gli impegni, quello a cui Francesca non vorrebbe mai rinunciare è proprio la sua lezione settimanale con Arianna.
Annalisa
Mi chiamo Francesca e tutt'ora frequento il corso di nuoto con Arianna. Prima di cominciare non ho mai avuto molta confidenza con l'acqua. Infatti ho provato vari corsi di nuoto e mi sono allenata molto al mare e in piscina con mio papà, ma per me non c'era verso di imparare a nuotare. Poi mia mamma ha scoperto Arianna, una maestra di nuoto specializzata per insegnare a ragazzi “disabili”, come me e molti altri. Anche se io non amo considerarmi disabile, devo ammettere che, clinicamente parlando, ho la sindrome di Asperger, dunque lo sono. Quando ho cominciato il corso (due anni fa, a dieci anni), avevo persino paura dell'acqua. In effetti per me era già tantissimo immergermi fino alle spalle, mentre adesso nuoto SOLO ESCLUSIVAMENTE in apnea. E perché questo? Semplice! Perché il corso di Arianna è molto efficace, anche grazie al fatto che si tratta di lezioni individuali. Io, come molti altri ragazzi nello “spettro”autistico (quando dico “spettro” non mi riferisco a un fantasma), promuovo i corsi individuali, perché permettono all'insegnante di concentrarsi su un solo alunno per volta e all'alunno di pensare solo ad apprendere, senza preoccuparsi degli altri allievi presenti. Arianna mi ha fatto fare un percorso di graduale avvicinamento all'acqua: prima giocavo nella piscinetta bassa, ad attaccare al bordo vasca gli animaletti di gomma, poi cominciavo a fare i primi esercizi facili in vasca media e alla fine, quando Arianna ha realizzato che ero pronta, abbiamo cominciato a nuotare seriamente. Lei all'inizio non mi permetteva di mettere gli occhialini, perché diceva che prima dovevo diventare amica dell'acqua. Infatti a me NON FAREBBE AFFATTO PIACERE se qualcuno, per paura del mio sguardo, indossasse sempre gli occhiali da sole. Pian piano però io e l'acqua abbiamo fatto amicizia ed ho cominciato a fidarmi sempre di più ed anche a “mettere la testa sotto”, che era sempre stato il mio limite. Oggi mi è permesso usare gli occhialini perché, ora che sono amica dell'acqua, ANCHE LEI lo accetta. E poi è grazie agli occhialini che ho scoperto il meraviglioso mondo che c'è sott'acqua. Già: perché il mio unico limite era il fastidio agli occhi. Io adoro l'acqua, amo quella sensazione di freschezza sulla pelle e quella cortina di bollicine che sale in superficie quando ti tuffi. Adesso addirittura, quando sono al mare, mi piace nuotare senza la cuffia, perché sento i miei capelli sciogliersi nell'acqua, in un paradisiaco espandersi. Debbo dunque ringraziare Arianna, perché mi ha fatto amare l'acqua ed anche le vacanze al mare, le uniche che io apprezzi. Io quando nuoto mi sento libera e felice, per una volta. Ringrazio dunque un sacco di volte Arianna e le persone che mi hanno permesso di vivere questa bellissima esperienza acquatica. Vi auguro di diventare anche voi amici dell'acqua, perché altrimenti non saprete mai cosa ci si perde a non saper nuotare.
Francesca